Palazzo Prinetti

Comune di:
Merate
Tipologia di luogo:
Castelli e residenze storiche

Il Palazzo Prinetti sorge nel cuore di Merate e si affaccia sulla più importante piazza della città che porta lo stesso nome.
Panoramica

È stato costruito sulle rovine di un antico castello che fu forse tra le proprietà del Vescovo di Milano Ariberto d’Intimiano donato alla sua morte, avvenuta nel 1045, all’Abbazia milanese di S. Dionigi come ci conferma una pergamena firmata dall’Imperatore del Sacro Romano Impero Corrado II il Salico. Nel 1275, durante la lotta tra le famiglie Visconti e Torriani per il dominio politico della città di Milano, fu in parte distrutto, tuttavia, nel corso del Medioevo, continuò a svolgere un ruolo importante per il borgo di Merate e la sua economia. Alla fine del 1600 il Vescovo Ercole Visconti, stretto collaboratore di Papa Alessandro VIII e Papa Innocenzo XII, acquistò la struttura e ne propose una grande ristrutturazione per adattarlo al gusto e alle esigenze moderne. Alla metà del 1700 la proprietà venne acquisita dal Cardinale Angelo Maria Durini, proprietario anche della Villa Mirabello di Monza, che terminò i lavori di ammodernamento e, secondo le cronache mondane dell’epoca, utilizzò spesso il palazzo per feste e ricevimenti ai quali furono invitati i personaggi illustri del panorama culturale italiano dell’epoca tra cui Parini. Con l’arrivo delle truppe napoleoniche e la soppressione degli ordini religiosi il palazzo venne ceduto alla famiglia milanese Prinetti il cui maggiore esponente fu Giulio, ingegnere, imprenditore e abile uomo politico, Ministro dei Lavori Pubblici nel governo Di Rudinì (1896-1897) e Ministro degli Esteri del Regno d’Italia nel governo Zanardelli (1901-1903). Nel 1946 l’erede della famiglia Prinetti, il Conte Ludovisi Boncompagni cedette l’intero palazzo alla Parrocchia di Merate che oggi risulta ancora proprietaria dell’immobile.
Il Palazzo oggi mostra ancora i segni del suo antico splendore con una possente struttura in mattoni e pietra a vista organizzata intorno a due corti, una rustica e una nobile. La grande torre cilindrica a sette piani rompe la linearità del Palazzo e sulla sua sommità si trova un belvedere dotato di nove ampie finestre che consentono una visione a 360 gradi sul paesaggio circostante, da Milano alle colline di Montevecchia, il Monte di Brianza e le colline bergamasche. La torre, adibita per un breve periodo a carcere, probabilmente durante la dominazione austriaca, conserva sulle pareti alcuni disegni realizzati a carboncino dai detenuti.

Come arrivare:

Via don Cesare Cazzaniga, Bagolino, Cicognola, Brugarolo, Merate, Lecco, Lombardia, 23807, Italia

Informazioni utili

Comune di:
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Tipologia di luogo:
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