
L’antica chiesa, eretta su un rialzo, era a navata unica con dimensioni minori rispetto all’attuale e priva del campanile. Probabilmente già dalla sua costruzione era presente sul fianco meridionale un piccolo cimitero.
Le visite pastorali di Carlo Borromeo restituiscono una fotografia di come doveva apparire la chiesa nel corso del 1500: un edificio antico ad unica navata con abside semicircolare affrescato con tre piccole finestre a feritoia e due ingressi, mentre il tetto, crollato completamente pochi anni prima, venne ricostruito in legno con capriate a vista. Si trattava dunque di un edificio che ancora manteneva le caratteristiche della primitiva chiesa eretta secondo i canoni del romanico lombardo.
La chiesa era inoltre dotata di una cappella di forma quadrata costruita dalla nobile famiglia Calchi, alla metà del XVI secolo, in stile rinascimentale.
Nel 1610 gli atti della visita del Cardinale Federico Borromeo descrivono gli affreschi dell’abside con una Crocifissione ai lati della quale si trovavano i SS. Gottardo, Giovanni Battista, Pietro e Stefano mentre sui lati della navata comparivano S. Giorgio, S. Pietro, la Beata Vergine e il Beato Carlo.
Viene annotata la presenza di un campanile pericolante sul fianco meridionale dell’edificio, nei pressi dell’abside, che verrà distrutto nel 1680 per fare spazio alla costruzione della sacrestia. Proprio in quegli anni si svolsero lavori di manutenzione della chiesa e, sempre dalle visite pastorali, apprendiamo che, probabilmente per motivi igienico-sanitari dovuti dalla peste che imperversava allora, secondo le usanze del tempo, tutte le pareti vennero coperte di calce e gli affreschi furono così nascosti.
Alla metà del settecento l’edificio subì dei pesanti restauri che abbellirono e impreziosirono gli spazi: venne realizzato un nuovo soffitto in legno finemente decorato, le balaustre in arenaria e l’altare maggiore in legno dorato con un nuovo tabernacolo.
Sopra la bussola d’ingresso, nel 1908 venne collocato l’organo realizzato dal maestro artigiano Felice Ondei di Milano, probabilmente servendosi di materiale più antico opportunamente restaurato e riutilizzato.
Dell’antico edificio non resta nulla e la chiesetta oggi mostra con forza le forme settecentesche celando nelle pareti e nei dettagli le tracce del suo passato.
Chiesa vecchia di San Pietro Apostolo, 5, Piazza San Pietro, Cicognola, Sartirana, Merate, Lecco, Lombardia, 23885, Italia