
La piccola chiesa di S. Giorgio di Vizzago, nel corso del XVIII secolo non riuscì più a gestire il culto delle anime che nel frattempo erano aumentate e si decise per la costruzione di un nuovo edificio nel centro del paese, grazie anche al lascito testamentario del 1749 di Giuseppe Gargantini, proprietario dei terreni. I lavori, iniziati nel 1775 si conclusero nel 1791, mentre il campanile venne terminato nel 1818. L’edificio sorge su un podio rialzato nelle immediate vicinanze del centro storico con forme tardobarocche; la facciata, al cui centro campeggia S. Giorgio nell’atto di colpire il drago, venne rifatta e completata all’inizio del XX secolo. L’interno si presenta molto spazioso e sobrio, con un’unica navata sulla quale si aprono due cappelle per lato intervallate dagli accessi laterali sopra ai quali si trovano due matronei. Verso il presbiterio, i due pulpiti a balconcino realizzati in legno dorato che richiamano la balconata della bussola d’ingresso sopra la quale si trova il prezioso organo qui assemblato nel 1901, composto però da molte parti più antiche recuperate dal precedente strumento datato al 1863. Di grande pregio artistico sono una tela raffigurante S. Anna con la Sacra Famiglia attribuita al pittore tardo seicentesco Legnanino e la statua lignea della Madonna del Rosario con vesti finemente ricamate datata al 1600 entrambe conservate nelle cappelle laterali.
Nel 2016 vennero affrontati lavori di ammodernamento della chiesa e, una volta smontata la pavimentazione per la creazione dell’impianto di riscaldamento, venne alla luce una tomba, posta ai piedi del presbiterio, parallelamente all’altare, in posizione privilegiata. L’indagine archeologica ha permesso di osservare che la copertura della tomba era in mattoni disposti a volta mentre il fondo era foderato con lastre piatte. Non venne riaperta per evitare l’esumazione del corpo e ulteriori lavori di riempimento e tramite l’utilizzo di una piccola telecamera si è potuto osservare il suo contenuto: uno scheletro completo con frammenti dell’abito che ancora lo avvolgeva.
Gli studi d’archivio hanno permesso di riconoscere il personaggio nel parroco Giovanni Battista Ghezzi, promotore della costruzione della nuova chiesa, morto nel 1783, quando ormai i lavori erano iniziati e fu tumulato nel nuovo edificio. Oltre alla tomba, nei livelli di riempimento del vecchio pavimento sono emersi materiale edilizio e frammenti di ceramiche rinascimentali che ci restituiscono informazioni, seppur labili e nebulose, di uno spaccato di vita dei pagnanesi intenti al lavoro del cantiere in quegli anni.
Chiesa di San Giorgio Martire, Piazza San Carlo, Sabbioncello, Vizzago, Pagnano, Merate, Lecco, Lombardia, 23870, Italia